A Milano è già un esperimento rodato nelle case popolari, ma già a primavera i condomini con famiglie anziane e pensionati soli, potranno contare sulla 'badante di condominio', che stipulerà il contratto con l’amministratore dello stabile e si prenderà cura delle famiglie per i servizi di prima necessità. Nel capoluogo lombardo la sperimentazione è totalmente coperta da risorse pubbliche e attualmente impiega 15 assistenti familiari, presenti in otto quartieri di edilizia popolare. Il segreto del successo di questa nuova figura di welfare è anche quella di non costringere gli anziani a convivere con qualcuno, me di avere comunque nelle vicinanze una persona che li può aiutare. Dopo Milano, la nuova figura sarà presente a Genova, Torino e Trieste. Ma l’obiettivo dell’amministrazione milanese è di allargare il servizio anche al privato. «Vogliamo aggredire il mercato delle badanti – spiega l’assessore al Welfare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino – spesso fatto di poca professionalità e lavoro in nero». Adesso il servizio è gratuito per le persone che vivono nelle case di edilizia pubblica ma in primavera potrebbe essere fornito, a pagamento, anche per i condomini privati che ne fanno richiesta.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)