Preso in un circolo vizioso di bassa fertilità e bassi consumi, il Giappone sta affrontando quello che gli economisti chiamano una “bomba a orologeria demografica”. La gente vive più a lungo, e questo fa sì che si accumulino maggiori costi previdenziali sulle generazioni più giovani, che non stanno avendo figli per sostituirli incoraggiando in questo modo il ciclo depressivo. Alcuni dei segnali più evidenti di questo andamento nella vita quotidiana sono:
- Dal 2011 le vendite dei pannolini per adulti in Giappone hanno superato quelle dei pannolini per bambini. Le persone sopra i 65 anni rappresentano il gruppo demografico più grande: circa il 26,7% della popolazione è anziana; un aumento di 3,7 punti percentuali rispetto a sei anni fa.
- Nel 2016, per la prima volta in 117 anni, le nascite sono state inferiori al milione.
- Sta tornando di moda la pratica dell'ubasute, che in giapponese significa "sbarazzarsi dei nonni". I familiari portano i loro anziani negli ospedali o presso enti di beneficenza e li abbandonano perché non possono più permettersi le cure.
- Circa un quinto di tutti i crimini commessi in Giappone è commesso da persone anziane. Si tratta di taccheggio e piccoli furti. Via via che i tassi di criminalità tra gli anziani aumentano, le prigioni si trasformano in case di cura. Le guardie servono a fare il bagno ai detenuti e ad aiutarli a vestirsi. Gli esperti dicono che le condizioni di vita in carcere sono troppo buone per mantenere bassi i tassi di recidività.
- Con i tassi di fertilità attuali si potrebbe perdere il 34% della popolazione entro il 2100.
- Uno dei principali tratti della bomba a orologeria demografica è che i giovani, per sopravvivere economicamente, concentrano il loro tempo sul lavoro invece di socializzare. Tuttavia vogliono ancora sposarsi, quindi il compromesso che stanno facendo per disperazione è di mettersi insieme soltanto con i loro amici.
(Fonte: tratto dall'articolo)