Siamo un sistema integrato, in cui ogni parte del corpo influenza l'altra, ne subisce l'impatto e fa da spia alle sue degenerazioni. Un progetto pilota portato avanti dall'Università di Camerino, ad esempio, ha permesso di identificare nei capelli dei soggetti con il Parkinson dei marcatori biologici predittivi della malattia. Come spiega la professoressa Rosita Gabbianelli, della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell'università marchigiana, "Lo scopo della ricerca è studiare il contenuto di macro e micro elementi dei capelli nei soggetti con Parkinson rispetto ai familiari sani, in modo da costruire un modello predittivo che consenta non solo di identificare precocemente i pazienti a rischio ma anche di implementare interventi mirati a controbilanciare l'evoluzione della malattia". Una funzione non solo diagnostica, dunque, ma anche potenzialmente terapeutica.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)