Dino Bettamin, 70 anni, viveva da cinque anni con la Sla. Aveva deciso di sospendere qualsiasi terapia, e optare per la sedazione palliativa profonda. Assecondando la sua volontà, nel rispetto della legge, senza alcuna forzatura delle norme, i medici lo hanno aiutato. La sedazione palliativa è infatti prevista per chi, come Bettamin, cosciente e capace di intendere e volere, rifiuta le terapie. Diritto quest'ultimo previsto dalla Costituzione all'articolo 32. E anche se la sedazione palliativa è ritenuta uno scivolamento verso l'eutanasia dai cattolici pro-life, è da ultimo la nuova Carta per gli Operatori Sanitari voluta da Papa Francesco e redatta in Vaticano a confermare "la eticità della sedazione palliativa profonda nelle fasi prossime al momento della morte, attuata secondo corretti protocolli etici e sottoposta ad un continuo monitoraggio".
I segnali che arrivano in queste ore dalla Commissione Affari Sociali della Camera, per rendere disponibile a tutti l'utilizzo del diritto di rifiutare le terapie senza sofferenza, fanno ben sperare. Nella notte di domani, così come deciso dall'Ufficio di Presidenza della Commissione, potrebbero terminare le votazioni sugli emendamenti per far arrivare il testo in Aula il 20 febbraio
(Fonte: tratto dall'articolo)