Elias Ein, pensionato, si ritira a vivere in un paesino dell'Austria. Nel sottosuolo della casa in cui si è trasferito scopre una biblioteca straordinaria, quella che forma il biblico Libro della vita, dove sono iscritti i destini di tutti. E se, si chiede Gregory Samak in Il libro del destino (Nord) Elias decidesse di tornare indietro nel tempo, nella Germania degli anni venti, per cambiare la storia?. E' una allegoria dell'oblio: cambiare il passato per cancellarlo, negarlo. Ma, come nel romanzo, anche cambiandolo il passato non scompare.
(Fonte: tratto dall'articolo)