Claudio Sinigaglia, vicepresidente della commissione Sanità del consiglio regionale del Veneto, parla a nome del Partito democratico: «La giunta Zaia ha abbandonato gli anziani al loro destino ed entrare in una casa di riposo è un privilegio pagato a caro prezzo: si parte da una retta base di 1.800 euro al mese per arrivare anche a 3.300. La Regione ha tagliato i contributi alle famiglie e scaricato i costi sui comuni». Claudio Sinigaglia, con la presentazione del “libro bianco” documenta le disfunzioni. «Le case di riposo per anziani in Veneto sono 111, con 6 centri per i disabili e altri 61 comunità per i minori, con 15.724 posti letto nel settore pubblico e altri 16.218 nel privato convenzionato. Sono quasi 32 mila posti letto, mentre la giunta Zaia ne finanzia 24.267 con un contributo di 50 euro procapite al giorno, il resto è a carico delle famiglie o dei Comuni. Il comune di Padova ha stanziato 3,8 milioni per 444 ospiti», spiega Sinigaglia. Ai 30.413 degenti delle case di riposo vanno poi aggiunti 18 mila interventi a domicilio mentre si stima che altri 15 mila anziani entrino negli hospice senza impegnativa, con la retta a totale carico della famiglia. L’analisi presentata da Sinigaglia, Fracasso e Salemi del partito democratico, è impietosa: «Zaia mena vanto di essere l’unico governatore d’Italia a non aver applicato l’addizionale Irpef, ma fa pagare una tassa occulta di cento milioni l’anno alla famiglie venete. Il fondo sanitario dal 2000 a oggi è raddoppiato, passando da 4,9 a 8,8 miliardi di euro, quello per le case di riposo nello stesso periodo è passato da 281 a 465 milioni, pari allo 0,95% della spesa totale: troppo poco».
(Fonte: tratto dall'articolo)