Il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2015-2017, predisposto da un gruppo di lavoro costituito dal Ministero della Salute, Direzione generale Prevenzione, dall’ISS e dal CSS, sta facendo passi importanti per superare la discriminazione nei confronti degli anziani nel settore vaccinazioni. Viene infatti abbassata l’età per la vaccinazione antinfluenzale attiva e gratuita (60 anni) ed estensa per tutti i soggetti a rischio, introduzione in gratuità della vaccinazione anti Herpes Zoster per almeno una coorte dai 60 anni e per tutti i soggetti a rischio (tranne soggetti seriamente immunodepressi), introduzione in gratuità della vaccinazione anti-pneumococcica con vaccino coniugato PCV 13 seguito dalla vaccinazione con PPV23 dopo un anno. Viene così affrontata la triade influenza, polmonite pneumococcica e Herpes Zoster (fuoco di S. Antonio), che tanti danni procura agli anziani. Il nuovo Calendario vaccinale nazionale, però, deve essere approvato dalle Regioni nell’ambito della Conferenza Stato -Regioni e rischia di entrare in vigore dopo un anno dalla scadenza del precedente. Nel frattempo alcune Regioni italiane hanno già esteso il calendario vaccinale regionale e, per esempio, tre (Liguria, Sicilia e Calabria) hanno introdotto la vaccinazione anti Herpes Zoster e una (Calabria) ha già abbassato l’età per la vaccinazione antinfluenzale in gratuità a partire dai 60 anni.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)