Essere un po’ sopra al peso ideale aiuta a stare meglio e ti consente di vivere più a lungo degli altri, anche di quelli che fanno di tutto per mantenersi nei limiti del peso ideale. Peggio tocca a chi è sottopeso: si ammalano di più e vivono di meno. L’idea che un po’ di grasso in più aiuti a vivere di più e meglio non è nuova, nel 2013, un’epidemiologa del Centers for Disease Control del Nord America ha analizzato i dati di circa 3 milioni di persone, lavoro poi pubblicato su Jama , e se n’è parlato tanto, ma è stato anche molto criticato. Sono seguiti altri studi concordi nel concludere come più che il peso, per vivere bene, conta la forma fisica, quella che si raggiunge con l’esercizio, col mangiare sano e col dormire le ore che servono. Quindi negli ultimi anni avanza altro concetto: quello che conta è che tu sia in forma e se non rientri nei parametri del peso ideale, pazienza. Inoltre nel maggio scorso esce su Annals of Internal Medicine un altro studio importante, ricercatori inglesi e del Qatar hanno seguito 10.000 pazienti diabetici per dieci anni per capire il rapporto tra obesità, malattia del cuore e rischio di morte. Hanno notato che chi è un po’ in sovrappeso si ammala di meno e vive più a lungo degli altri. Successivamente si sono studiate le differenze tra fumatori e non, ma anche qui chi è un po’ sovrappeso si ammala di meno e vive più a lungo dei magri. Quindi quello che conta è l’esercizio fisico e il mangiare «bene» che vuol dire più pesce che carne, frutta, verdura, noci, olio d’oliva, pochissimo burro, niente margarina, e pochi zuccheri, le solite cose insomma. E poi non esagerare col sale.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)