Esiste forse per tutti un posto delle fragole, un luogo dove rimane intatto l'incanto dell'infanzia, l'io che eravamo, con la semplicità, l'autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c'è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati. Sono le fragole selvatiche colte nel giardino della casa d'infanzia di Isak Borg, vecchio professore egoista e misantropo, in viaggio a Lund per la celebrazione del suo giubileo all'Università, coronamento della carriera di medico e ricercatore. Da lì i ricordi prendono a intrecciarsi alla realtà, trasformando il viaggio verso Lund in una sorta di pellegrinaggio. (Fonte: www.ibs.it)