Grazie ad un accordo tra vertici Acea e organizzazioni sindacali unitarie, una parte del premio di produzione dei dipendenti andrà a coprire le rette dell’asilo, i pagamenti della badante o altre spese familiari. In pratica il dipendente potrà decidere di beneficiare di circa un terzo del proprio premio sotto forma di welfare, utilizzando una cifra senza aggravi fiscali. Gli utilizzi sono vari: spese per l’istruzione dei figli o per le cure, vacanze studio, campus estivi, ma anche teatro, corsi di aggiornamento, palestra, viaggi, baby sitter o badante. Sono parecchie le grandi aziende italiane, a partire da Fiat Chrysler, Ferrero e Luxottica che investono sul welfare, per il Centro Einaudi sono il 21,7% e la percentuale sale al 31,3% se si considera la negoziazione individuale. In questo modo si dà anche un aiuto all’economia locale, perché il denaro viene speso sul territorio.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)