Gillo Dorfles, 106 anni, è critico d’arte, medico, pittore, pianista, scultore, poeta, ed ha appena inaugurato una mostra, finito una biografia, presentato un libro, scritto una recensione. È un abitudinario che racconta nell’intervista i suoi pensieri su diversi argomenti, di seguito alcune delle risposte sui temi trattati: Che cosa pensa degli anziani che vogliono nascondere l’età? «Sbagliano. L’uomo è stato creato per essere bambino, adolescente, adulto e anziano». È più difficile essere giovani o essere vecchi? «Sono difficili entrambe le età. Una perché non si raggiunge quel che si vorrebbe raggiungere. L’altra perché non si può aggiungere altro a quel che è già stato raggiunto». Si smette di sognare? «Il fatto di sapere che non si vedrà un domani toglie molte intuizioni e curiosità. A una certa età le speranze di vedere il futuro diminuiscono». È così per tutti? Non si può essere vecchi e sognatori? «Dipende da persona a persona. Alla mia età ci sono pause di silenzio e di assenza». Che cosa è stato importante per lei? «La curiosità per l’ambiente». Si cambia modo di vivere? «Non è facile cambiare il proprio modo di esistere e pensare. Affiora una nuova personalità a seconda dell’età e dell’esigenza». Il vissuto è un aiuto per una buona vecchiaia? «Se il passato è stato gradevole, ci può essere una speranza in più per il futuro». Montanelli ha detto: la vita più la svuoti e più diventa pesante. Condivide? «È una bella immagine. È difficile mantenere a galla le proprie sensazioni e i propri ricordi senza che questi perdano con il tempo la loro intensità».
(Fonte: tratto dall'articolo)