Riassumendo le principali evidenze del rapporto OASI 2017 sullo stato della sanità italiana ( del Cergas-Bocconi), si evidenzia che le attuali condizioni di precario equilibrio stanno per scomparire. I trend demografici non accennano ad invertirsi, con un numero medio di figli per donna pari a 1,34 nel 2016, in lieve calo dal 2015 (1,35). Le proiezioni stimano un rapporto tra anziani e popolazione attiva che raggiungerà quota 60 a 100 nel 2065, mentre si ridurrà progressivamente la capacità di spesa dei futuri pensionati. Proprio in relazione a questo segmento di popolazione emergono criticità per i pazienti cronici pluri-patologici, che rappresentano il 21% della popolazione e per gli anziani non autosufficienti. Questi ultimi sono 2,8 milioni a fronte di soli 270.000 posti letto sociosanitari residenziali pubblici o privati accreditati. In generale si registra sia un’insufficienza di risorse, sia una frammentazione delle competenze istituzionali (disperse tra SSN, INPS, Comuni). L’insufficiente governo della domanda sociosanitaria impatta sulla funzionalità dei servizi sanitari, che restano gli unici presenti e accessibili, benché teoricamente inappropriati. I ricoveri “multipli” corrispondono al 55% dei ricoveri ordinari per gli over65: in media, 29 giornate di ricovero medie annue per gli 881.361 anziani interessati dal fenomeno.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)