Le cadute sono uno dei problemi più seri per chi è affetto dal morbo di Parkinson: il tasso è infatti il doppio rispetto a quello dei pari età. Per questo motivo, migliorare l'equilibrio dei malati di Parkinson porterebbe un miglioramento notevolissimo nella qualità della loro vita. "I farmaci come la levodopa curano molti sintomi del Parkinson, ma non l'equilibrio durante il cammino. Probabilmente perché, come sostengono diversi scienziati, il controllo dell'equilibrio avviene per vie extra-dopaminergiche. Ecco perché abbiamo pensato che servisse un nuovo tipo di approccio" spiega Dario Martelli, ricercatore al Dipartimento di riabilitazione e medicina rigenerativa della Columbia University di New York. Grazie a un robot "allenatore" somigliante a un attrezzo da palestra - sarebbe possibile migliorare l'equilibrio dei parkinsoniani. "L'innovazione consiste nel dare delle perturbazioni al soggetto durante il cammino, così da stimolarlo a fare proprio questo tipo di movimenti reattivi, molto diversi - da un punto di vista neurofisiologico - da quelli volontari". Si è trattato di un esperimento preliminare, utile concettualmente. Dopo una sessione di un'ora con il robot, i soggetti parkinsoniani miglioravano la loro andatura, ma l'effetto, non è durato più di dieci minuti. Forse aumentare la durata dell'allenamento potrebbe prolungare la durata del miglioramento, magari fino a renderlo cronico. Per ora questo è solo un auspicio.
(Fonte: tratto dall'articolo)