Secondo uno studio pubblicato su PlosOne, condotto su circa 5mila persone con un’età media di 72 anni (senza segni di demenza all’inizio dello studio), guardare alla vecchiaia con atteggiamento positivo permette di mantenere il cervello in forma.
Questa attitudine all’ottimismo esporrebbe in maniera minore al rischio di demenza anche le persone con una predisposizione genetica.
I partecipanti allo studio hanno compilato il questionario “Attitude toward Aging (Ata)” che proponeva di valutare con un punteggio affermazioni del tipo: “più invecchio e meno mi sento utile”.
I risultati sono stati confrontati con l’insorgere del declino cognitivo negli anni successivi ed è risultato che, in tutto il campione analizzato, la buona reputazione della vecchiaia ha ridotto del 43% il rischio di sviluppare demenza nel corso dei successivi 4 anni.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)