Più s'invecchia e più si è in grado di apprezzare le gioie del sesso, secondo un'indagine dell'Hackensack University Medical Center (New Jersey) che ha appurato come, a partire dai 40 anni, l'eros riscopra una dimensione del tutto ignara ai giovincelli.
Lo studio ha coinvolto 587 donne tra i 18 e i 95 anni, riscontrando che, in effetti, le donne più giovani lamentano una difficoltà a raggiungere l'orgasmo nel 54% dei casi, mentre tra i 31 e i 45 anni la percentuale scende al 45%.
Andando avanti con gli anni, dunque, stando a quanto pubblicato dal British Journal of Urology, i rapporti sessuali sembrano giovare della maturità di corpo e spirito, benché proprio intorno ai 50 anni possano cominciare a sorgere problemi legati alla disfunzione erettile o agli ormoni impazziti della menopausa.
"I risultati dimostrano un forte legame tra l’uomo che invecchia e la riduzione delle funzioni sessuali, ma non tra l’età e la soddisfazione sessuale" ha spiegato la professoressa Sophie Fossa, ricercatrice presso il Rikshospitalet-Radiumhospitalet Trust di Oslo in merito ad una tesi confermata anche dai ricercatori dell'Università di Guelph (Ontario).
"Si pensa che con l'avanzare dell'età, il sesso diventi meno importante, divertente e frequente. I risultati dello studio indicano che la maggior parte delle persone di mezza età, invece, ha una vita sessuale attiva e soddisfacente. Le persone sposate addirittura hanno definito il sesso più piacevole rispetto agli incontri sessuali descritti dai single". Con queste parole il dottor Robin Milhausen, ricercatore presso l'Università di Guelph, ha ribadito il concetto che ha trovato anche riscontro in un'indagine del Censis (il 70% degli anziani tra i 61 e i 70 anni, uomini e donne, fa regolarmente sesso e tra i 71 e gli 80 anni la percentuale si abbassa al 40%).
(Fonte: tratto dall'articolo)