I pensionati sono scesi in piazza il 19 maggio per protestare contro il Governo, per chiedere il bonus degli 80 euro come gli altri lavoratori, la rivalutazione delle pensioni, la parificazione fiscale con i lavoratori dipendenti e le detrazioni fino a 80 euro al mese esistenti per i redditi da lavoro più bassi.
È sembrata una manifestazione come tante eppure, al di là delle ragioni che hanno per protestare, che i pensionati possano comportarsi come un "corpo unico", per intedersi come un insieme di lavoratori di una categoria o di un’azienda, che insomma abbiano la dignità di un’identità collettiva, è una conquista abbastanza recente.
A ricordarlo è
"Una ragione c'è",
un saggio di Silvano Miniati, oggi anch’egli pensionato, ma già segretario della Uilp, il sindacato dei pensionati aderenti alla Uil.
Miniati nel giustificare la sua decisione di ripubblicare tra i documenti anche la relazione presentata al Comitato centrale della Uil pensionati, fa riferimento proprio al dibattito di allora; se fosse giusto o meno che i pensionati avessero una loro autonoma rappresentanza e all’attualità della crisi attuale che “colpisce ormai tutti i soggetti di rappresentanza collettiva e quindi anche il sindacato e le forze sociali”.
(Fonte: tratto dall'articolo)