Gli studi sulle abitudini di sonno dei più anziani mostrano un aumento del tempo necessario per addormentarsi (latenza del sonno), un calo generale del sonno REM (periodo durante il quale sogniamo) ed un aumento della frammentazione del sonno (risvegli notturni). La ricerca suggerisce che la gran parte del disturbo del sonno tra gli anziani può essere attribuito a malattie fisiche e psichiatriche ed ai farmaci usati per curarli. Le persone anziane tendono a diventare più sonnolente in prima serata e si svegliano più presto al mattino rispetto ai giovani. Il ritmo del sonno viene anticipato, in modo da ottenere ancora 7 o 8 ore di sonno, ma gli anziani si svegliano molto presto, perchè sono andati a dormire abbastanza presto. I motivi non sono ben chiari, ma, un ruolo importante è giocato dall'esposizione alla luce solare. Il medico può aiutare a risolvere il problema, ad esempio, riducendo la caffeina e limitando la durata del sonnellino pomeridiano o valutare quanto grave è il disturbo e cosa fare.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)