L’influenza è una priorità di sanità pubblica a livello globale. In Italia ogni anno l’influenza colpisce circa 4 milioni di persone, per arrivare a 8 milioni negli anni di picco, con un rilevante impatto sui sistemi sanitari. I decessi da correlare all’influenza sono circa 8 mila di cui l’80- 90% rappresentato da anziani. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia l’influenza colpisce il 5-10% della popolazione adulta. Nella stagione 2016-2017, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento dei casi gravi, come evidenziato dal sistema di sorveglianza delle sindromi simil-influenzali. Nella popolazione più anziana la vaccinazione permette di ridurre le ospedalizzazioni per influenza o polmonite fino al 49%, e i decessi per tutte le cause fino al 64% (P.O. Lang, 2012). Le coperture vaccinali per l’antinfluenzale in UE mostrano un trend negativo passando dal 56,9% al 52,2%, ben lontani dal target del 75% fissato dall’OMS e dal Consiglio Europeo. Anche nel caso dei pazienti cronici, l’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo) riporta dati di copertura subottimali (valore mediano pari al 44,4%). Solo nei Paesi Bassi (66,8%) e nel Regno Unito (71,1%), i livelli di copertura vaccinale nella stagione 2014-2015 si sono avvicinati all’obiettivo minimo del 75%. Al contrario, la copertura più bassa si è registrata in Danimarca (41,9%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)