Il film racconta di un vecchio e povero pescatore di nome Santiago, sfortunato ma molto tenace nonostante la sua età. La sua delusione e la sfortuna nella pesca lo spinge anche a non mangiare; è tuttavia sostenuto da Manolo, un ragazzo che era stato suo compagno di pesca e che è stato costretto dai genitori a lavorare su un'altra barca. Un giorno, sentendosi pieno di buone speranze e fortuna, Santiago si alza molto presto e va a pescare al largo con la sua piccola barchetta di legno e dopo un po' di tempo, con il suo stupore, abbocca un grosso marlin. Ci mette quasi tre giorni per catturarlo ma vi riesce, anche se molto provato e con le mani lacere a causa degli strattoni della lenza per via della grande forza del pesce. Santiago arpiona il pesce e lo lega alla barca ma un gruppo di squali inizia a divorarlo in parte, lasciando una scia di sangue nel mare. Questa scia comincia ad attirare altri squali e il vecchio cerca di scacciarli dalla sua preda con delle fiocine e dei bastoni pesanti ma invano: il pesce viene mangiato completamente. Una volta arrivato alla baia con il pesce ormai ridotto ad uno scheletro, Santiago va subito a dormire e dorme per quasi un giorno intero sognando le sue esperienze passate e viene in seguito svegliato da Manolo. Il vecchio è depresso per la sua sconfitta, ma Manolo riesce a risollevarlo dichiarando che tornerà a pescare con lui, che ha ancora molto da insegnargli. (Fonte: it.wikipedia.org)