Il nuovo piano sociosanitario del Veneto punta a migliorare l'assistenza a pazienti sempre meno autosufficienti e sempre più affetti da più patologie. Nel presentarlo, l'Assessore alla sanità Luca Coletto, ha evidenziato che la popolazione veneta sopra i 50 anni è raddoppiata negli ultimi 50 anni, richiedendo un adattamento del sistema sanitario. L'obiettivo è tenere le persone fuori dagli ospedali, migliorando l'assistenza a casa e offrendo percorsi personalizzati. Quanto alla rete ospedaliera, il nuovo piano conferma il modello hub and spoke , mantenendo i tre posti letto per mille abitanti per gli acuti e i 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione. Fra le novità: i pronto soccorso potranno inviare i pazienti nelle strutture intermedie e sarà introdotta l'Obe, ovvero l'Osservazione breve estensiva, che permetterà di tenere in carico i pazienti che non hanno più bisogno di cure ospedaliere ma che si preferisce non dimettere. Altro asse centrale del piano sono i pazienti cronici (il 72% delle persone ospedalizzate), per i quali si costituiranno "team multiprofessionali di assistenza primaria" con lo scopo di studiare "patti di cura personalizzati" .
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)