Dan Buettner, lo scopritore delle Blue Zones (le 5 aree dove si concentra la più alta percentuale di centenari del mondo) afferma che i legami affettivi e spirituali si aggiudicano il primo posto nella top ten degli ingredienti per vivere a lungo. L'uomo è sopratutto un animale sociale nato per amare. E per credere in qualche cosa, perchè anche la fede aiuta. Dan Buettner evidenzia i 4 passi che portano nelle Blue Zones:
1° Mettere la famiglia prima di tutto. Il fil rouge che lega le 5 aree blu? I legami familiari. A Icaria, l'is0la del Mar Egeo gli abitanti vivono di pesca e di pastorizia e tramandano il proprio mestiere di padre in figlio. Tengono vive le tradizioni culturali e gli anziani non finiscono la loro vita in una casa di riposo. A Icaria, come nella comunità sarda del Gennargentu , l'incidenza delle malattie croniche (diabete, tumori, malattie cardiolovascolari) nei novantenni è 5 volte inferiore a quella che si registra nei Paesi Occidentali. E se non ti ammali non muori.
2° Coltivare il valore autentico dell'amicizia. Tutte le sere 5 amiche di Okinawa (Giappone), che detiene il record della longevità, si ritrovano per aggiornarsi sui fatti del giorno. Tutte e 5 hanno 102 anni e sono amiche da 97 anni essendosi conosciute alla scuola materna. Alcune sono vedove altre no, e quando si ammalano si aiutano l'un l'altra.
3° Nutrire lo spirito. L'altra nota comune ai centenari è la fede in qualcosa che va al di là della vita terrena. A Okinawa, ogni famiglia ha il suo tempietto consacrato agli antenati. Per ricordarsi che, se siamo al mondo, qualcuno prima di noi ci ha regalato il dono della vita.
4° Non smettere di fare sesso. Gli abitanti di Okinawa non prendono integratori, non si riempiono di medicine, eppure fanno l'amore anche a 100 anni. Dan Buettner ha scoperto che molti abitanti muoiono negli istanti o nelle ore successive a un rapporto sessuale. "Una morte dolce, il sogno di tutti: scivolare dal piacere al sonno eterno. E' il destino di parecchie donne superato il secolo di vita". Anche gli uomini rimangono sessualmente attivi fino all'ultimo e il sociologo Aldo Bonomi sostiene che "mantenere una vita relazionale gratificante anche sul piano fisico, è il più potente viagra del mondo".
(Sintesi redatta da: Vincenzo D'Amuri)