Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Groningen, in Olanda, ha dimostrato che molto frequentemente gli anziani, a cui viene indicata una terapia a base di antidepressivi, tendono a non seguirla o a interromperla senza prima consultare un medico, mettendo così a rischio la propria salute. Per svolgere la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Family Practice, gli esperti hanno esaminato i dati circa di 1.500 persone di età pari o superiore a 60 anni a cui era stata diagnosticata la depressione nel 2012. Dalla ricerca è emerso che il 14% dei pazienti a cui sono stati prescritti degli antidepressivi nel 2012 ha atteso oltre due settimane prima di iniziare la terapia. Un altro 15%, pur avendo iniziato la cura nei tempi previsti, ha preso l’abitudine di saltare circa una dose su 4 rispetto alla prescrizione medica. Entro un anno dall’inizio della terapia, il 37% l’ha interrotta del tutto di propria iniziativa, senza consultare il medico di famiglia.Un altro studio, condotto pochi mesi fa da un gruppo di ricercatori della Monash University (in Australia), ha stabilito che l’efficacia degli antidepressivi è maggiore quando i farmaci sono in grado di aumentare la sensitività alla luce. Gli esperti hanno però sottolineato che la luce artificiale, come quella proveniente dallo schermo dello smartphone, potrebbe diminuire l’efficacia della cura. “La sensitività alla luce è vitale per una buona salute, perché il cervello utilizza i livelli di luce per impostare l’orologio interno al corpo umano”, ha spiegato Sean Cain, uno degli autori della ricerca. “Se il cervello è convinto del fatto che sia più buio di quanto è in realtà, la conseguenza è che le persone diventano sonnolenti e letargiche. Questi sono anche i sintomi comuni della depressione”.
(Fonte: tratto dall'articolo)