Ha compiuto 90 anni a metà maggio Emilio Begliuti, ma non li dimostra proprio. Si può dire che lo mantenga giovane la sua grande passione per i vecchi grammofoni a manovella e per le radio, passione che lo accompagna fin dalla prima gioventù. «Quando avevo 10 o 11 anni, intorno al 1940, mi hanno regalato un giocattolo, un piccolo grammofono con tanto di piccoli dischi – ricorda Begliuti – che mi ha subito affascinato. Veramente era del mio coetaneo Franco, che me lo diede perché non funzionava più. Era un giocattolo, ma importante e costoso. Io lo smontai, cercai di capirne il meccanismo e riuscii a rimetterlo in funzione». Emilio Begliuti, dopo l'avviamento industriale, a 18 anni appena compiuti va a lavorare per 40 anni alla Way Assauto, la più grande fabbrica astigiana. Ma senza mai perdere interesse per le radio e i grammofoni. Nell'immediato dopoguerra, con l'avvento dei moderni giradischi elettrici e dei 45 giri, finì l'epoca del grammofono. «Avevo riempito un magazzino di vecchie radio e di grammofoni, che riparavo la sera, dopo il lavoro in fabbrica, e che mi servivano per arrotondare lo stipendio». Dopo il pensionamento Emilio Begliuti ha girato molto la Francia e la Svizzera, recuperando radio e grammofoni in quantità.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)