Che gli occhi dicano molto di noi lo sappiamo tutti. Ma forse non ci rendiamo conto che raccontano anche i nostri ‘affari di cuore’. E l’amore non c’entra.
Un gruppo di ricercatori statunitensi dello Shiley Eye Institute, dell’UC San Diego Health, in uno studio pubblicato su Eclinical Medicine-The Lancet, ha visto che sulla retina si possono trovare i segni che indicano una possibile malattia cardiaca.
E per "leggere" la retina basta una tomografia a coerenza ottica (OCT), uno strumento diagnostico non invasivo già utilizzato nel campo dell’oftalmologia.
Secondo i ricercatori, più alto è il numero di RIPL nell’occhio, maggiore è il rischio di malattie cardiovascolari. Il rilevamento delle RIPL (lesioni perivascolari ischemiche retiniche) potrebbe portare precocemente all’identificazione della malattia cardiovascolare, attivando così terapie e strategie adeguate e potenzialmente ridurre il numero di infarti o ictus.
Il team di ricerca ha esaminato le lesioni della retina, lo strato più interno e sensibile alla luce dell’occhio, per determinare se un disturbo cardiovascolare può essere presente. Gli occhi sono una finestra sulla nostra salute e molte malattie possono manifestarsi nell’occhio; le malattie cardiovascolari non fanno eccezione.
"L’ischemia, che è una diminuzione del flusso sanguigno causata da malattie cardiache, può portare a un flusso di sangue inadeguato all’occhio e può causare la morte delle cellule della retina, lasciando un segno permanente. Abbiamo chiamato questo marchio ‘lesioni perivascolari ischemiche retiniche’, o RIPL, e abbiamo cercato di determinare se questa scoperta potrebbe servire come un biomarcatore per le malattie cardiovascolari" ha spiegato Mathieu Bakhoum autore principale dello studio.
(Fonte: tratto dall'articolo)