Il fumo è fra le cause scientificamente certe di 25 diverse malattie e all’elenco dei danni alla salute provocati dal tabacco vanno aggiunti anche quelli su muscoli e ossa, potenziali responsabili di notevoli complicazioni nell’esito di interventi ortopedici fra i più comuni. Proprio per informare maggiormente la popolazione, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) ha condotto un’indagine e stilato un decalogo che sono stati presentati recentemente all’interno del virtual forum «Combattere il fumo fino all’osso».
«Le conseguenze del fumo sulla salute delle ossa sono un tema spesso sottovalutato o del tutto ignorato dall’opinione pubblica — dice Francesco Falez, past president Siot —. In alcuni casi, per fortuna una minoranza, anche dagli specialisti stessi. Per questo bisogna incentivare le persone a smettere». Stando ai dati emersi dalle interviste condotte dall’Istituto Ixè per conto della Siot su oltre 800 cittadini maggiorenni (fumatori e non), circa 350 medici specialisti e 100 pazienti, l’89% degli ortopedici è cosciente dei gravi problemi causati dal tabacco a muscoli e ossa, ma solo il 61% degli italiani conosce questo effetto negativo. E la percentuale sale di pochissimo tra chi ha avuto patologie o interventi (62%) e fumatori (64%).
Le conseguenze più note sono la degenerazione delle cartilagini, il maggior rischio d’infezioni in caso di operazioni chirurgiche, tempi più lunghi nella riparazione di fratture ossee, lesioni ai tendini. Sei interpellati su 10 conoscono anche il pericolo di osteoporosi, con conseguente aumento del numero di fratture. Il tabacco incide poi profondamente sul processo di guarigione dalle patologie muscolo-scheletriche e dagli interventi chirurgici: una cosa di cui sono ben consapevoli gli specialisti (92%), ma che ignora quasi la metà delle persone. Ma influisce negativamente anche sulla densità e sulla qualità dell’osso, accresce il rischio di frattura da fragilità (in particolare dell’anca e della colonna vertebrale), aumenta la possibilità d’infezioni superficiali e profonde dei tessuti molli e ossei in tutte le operazioni, riduce il successo dei processi di osteo-integrazione negli interventi di chirurgia protesica. E non solo. Rallenta i processi di guarigione delle ferite chirurgiche per gli effetti anticoagulanti della nicotina e, in caso di eventi traumatici, ritarda la guarigione delle fratture impattando negativamente sulla fissazione dell’osso.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)