La maggior parte degli studi evidenzia, a livello europeo e mondiale, le differenze di reddito fra generazioni. Pochi sono quelli che analizzano il gender gap pensionistico fra le nazioni del Vecchio Continente. Da una analisi degli ultimi dati Eurostat emerge che si tratta di un divario in alcuni casi rilevante e che l’Italia, da questo punto di vista, non è messa bene.
Per Eurostat i pensionati europei, rispetto al 2014 stanno scivolando verso la povertà; nello specifico, sei anni fa il 14% dei pensionati over 65 anni rischiava la povertà (+1% rispetto al 2013).
Mediamente in Europa la percentuale di pensionati a rischio povertà è in una fascia compresa tra il 10% e il 30%, ma alcuni Paesi europei superano abbondantemente questa soglia. In Estonia più di 1 pensionato su 2 (54%) vive con una pensione appena sufficiente a sopravvivere come pure in Lettonia (50%), Lituania (41%) e Bulgaria il 30%.
I paesi europei con una minore percentuale di pensionati poveri sono Slovacchia (6%), Francia (8%), Grecia (9%), mentre Danimarca, Lussemburgo e Ungheria sono al 10%.
L’Italia, in questa classifica, si attesta sotto la media Ue, quindi tra i paesi più virtuosi. Facciamo peggio dei Paesi Bassi, ma meglio di Austria, Spagna, Finlandia e Svezia.
Questo per ciò che concerne le pensioni in genere ma analizzando le differenze fra trattamenti di quiescenza di donne e uomini (il gender gap pensionistico) notiamo che, per le prime, la situazione è peggiore in quasi tutta l’Europa. Sempre dalle fonti Eurostat emerge che in Lussemburgo le donne ricevono una pensione inferiore di ben il 43% rispetto all’altro sesso; a Malta tale divario è del 42% e nei Paesi Bassi del 40%, in Austria del 39%, a Cipro del 38% e in Germania del 37%.
I più virtuosi sono gli estoni, dove la differenza tra uomini e donne è appena dell’1%, segue la Danimarca al 7% e la Slovacchia all’8%. L’Italia si colloca sopra la media europea del 30% del gender gap pensionistico.
A ciò si aggiunga che le donne in pensione a rischio povertà sono in numero maggiore degli uomini, di circa 3-4 punti percentuali ma nel 2018 questo divario è salito in modo consistente arrivando al 10%. In controtendenza Spagna, Malta e Italia, dove sono gli uomini a rischiare i tassi di povertà più elevati rispetto alle donne.