La Commissione Bilancio alla Camera nei giorni scorsi ha approvato l’emendamento che finanzia il Piano Nazionale Demenze. Una legge che ha anche il merito di accendere i riflettori sui familiari delle persone colpite da demenza, che vivono a loro volta una condizione difficilissima, destinata a segnare la loro esistenza per sempre.
Come indicato al primo punto dell’art. 58 bis, l’emendamento prevede che il “Fondo per l’Alzheimer e le demenze”, venga finanziato con 75 milioni nei primi tre anni, promuovendo interventi nella gestione integrata delle demenze, cercando di diffondere e sperimentare le buone pratiche su tutto il territorio nazionale.
Con questo provvedimento, l’Italia si pone in una posizione di primo pian per la qualità della ricerca, della assistenza medica, e per il valore straordinario delle reti di solidarietà che ha saputo mettere in campo da sempre, ma anche per l’attenzione che a livello istituzionale viene finalmente rivolta a questo tema decisivo per il nostro immediato futuro.
Le demenze rappresentano una priorità assoluta della Sanità pubblica mondiale. Il Global Action Plan on the Public Health Response to Dementia 2017-2025 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sollecitato gli stati membri a sviluppare piani di risposta ambiziosi e multi-settoriali. I prossimi passi saranno attuare il Piano Nazionale Demenze (PND) e l’emanazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza del decreto attuativo per l’ingresso degli OSS nell’area socio-sanitaria, già previsto dalla legge 3 del 2018.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)