Il lavoro sociale cambia e si adatta in risposta al virus: Giulia Avancini racconta la sua esperienza di operatrice ospedaliera nell’emergenza covid.
La nuova situazione ha richiesto di affiancare al classico lavoro di assistenza le esigenze di informazione e sostegno in un clima di maggiori difficoltà. Si è mantenuti il rapporto con le altre strutture socio sanitarie. Sono stati riorganizzati i colloqui con i pazienti e di supporto ai familiari. Contemporaneamente è continuato il costante raccordo con i servizi territoriali.
A ciò si aggiunge il lavoro delle dimissioni protette dei pazienti affetti da covid speso anziani e il supporto dedicato a questi ultimi dalla tecnologia, come una videochiamata tra nonno e nipote.
Oggi, più che mai, sostiene Avancini, si richiede agli operatori ospedalieri la capacità di adattarsi a situazione che, seppure non possono essere risolte, possono comunque essere affrontate.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)