Il numero dei divorzi in quasi tutto il mondo è in crescita, ma sono stabili le separazioni tra le giovani coppie e aumentano quelle tra i sessantenni.
I giovani hanno molto tempo davanti per litigare, sono frenati anche dai problemi economici e spesso convivono, sfuggendo alle statistiche. Gli anziani imparano invece con l'età il valore del tempo e non vogliono sprecare gli ultimi anni che restano da vivere continuando a litigare su come si carica la lavapiatti o su dove va lasciato il dentifricio. Sono anche più liberi: i figli se ne sono andati, non ci sono dunque più complessi di colpa e c'è una stabilità economica conseguente a una vita passata a lavorare. Così, se il matrimonio è ormai consumato non c'è ragione per non riconquistare la propria libertà, cosa che spesso avviene senza traumi o litigi, semplicemente prendendo atto che una lunga storia è finita.
L'ultimo censimento negli Stati Uniti ha rivelato che ci sono 38 milioni di adulti che vivono da soli e di questi quasi la metà, 16 milioni, hanno un'età pari o superiore ai 65 anni.
È un livello record mai raggiunto prima, che sarà presto superato con l'arrivo nella terza età dei baby boomers, milioni di persone nate nei primi anni 60 che stanno arrivando alla pensione. Persino la CNN ha dedicato un lungo servizio al fenomeno, domandandosi se non si debba avviare una profonda riflessione sulle politiche sociali, sull'assistenza agli anziani, sulle dimensioni degli appartamenti, sull'accesso ai trasporti e alle cure mediche, sull'aiuto che i robot e l'intelligenza artificiale potranno dare alle persone che vivono da sole.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)