Il Pew Research Center ha diffuso il 21 ottobre il nuovo Fact Tank Blog sulla percezione internazionale (“Global Attitudes and Trends”) dell'Unione europea. Lo studio ha sondato, nella primavera di quest'anno, l'opinione dei cittadini di 33 Paesi: Stati Uniti, Canada, Svezia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Italia, Regno Unito, Grecia, Francia, Polonia, Lituania, Bulgaria, Slovacchia, Ungheria, Repubblica ceca, Ucraina, Russia, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Australia, Indonesia, Libano, Israele, Tunisia, Turchia, Nigeria, Kenya, Sudafrica, Brasile, Messico e Argentina.
All'interno del Continente, l'Europa centrale e orientale esprimono il maggior entusiasmo: in sei paesi della regione i voti positivi superano quelli negativi in un rapporto di 3 a 1 (in media, 74% vs 23%). Polonia (84%) e Lituania (83%) si dichiarano Le nazioni più favorevoli tra tutti i paesi inclusi nello studio sono Polonia (84%) e Lituania (83%).
Gli europei occidentali sono in genere favorevoli verso l'istituzione con sede a Bruxelles. Nelle otto nazioni dell'Europa occidentale esaminate una media del 62% esprime un giudizio positivo sull'Ue. Un dato più contenuto si registra in Francia (47%), Regno Unito (44%) e Grecia (44%). In Italia, i favorevoli toccano quota 58%, e i contrari sono il 38%.
Fuori dall' Europa i punti di vista più positivi sono stati registrati in Corea del Sud e Filippine, dove rispettivamente l'80% e il 70% degli adulti si è dichiarato favorevole.
Le opinioni sull'UE sono, nel complesso, abbastanza positive in Africa e nei Paesi del Medio Oriente ma anche nei tre Paesi del Sud America ( Argentina, Brasile e Messico) anche se, in quest'ultimo caso, è molto alto il numero di chi non si è pronunciato (in tutti e tre i casi, oltre il 30% degli intervistati).
I giudizi meno positivi vengono da Russia ( per la posizione assunta dall'Europa sulla annessione della Crimea e sulla questione Ucraina) e Turchia ( per il congelamento della posizione rispetto all'adesione del Paese all'Ue).
Interessante notare che le posizioni cambiano in relazione all'età degli intervistati.
I giovani di tutto il mondo hanno una visione più positiva dell'Ue. In 26 delle 33 nazioni intervistate ( più del 78% del campione), gli adulti tra i 18 e i 29 anni esprimono apertura nei confronti dell'Ue rispetto alle due fasce d’età più adulte (30-49 anni e over 50 ).
Queste differenze di gradimento su base anagrafica sono particolarmente forti fuori dell'Europa , soprattutto in paesi come il Brasile e l'Indonesia, dove gli adulti favorevoli under 30 distanziano di 28 punti percentuali gli adulti più anziani favorevoli all’Ue. Per il Brasile le percentuali sono, rispettivamente, 62% contro 34%; mentre in Indonesia 60% contro 32%.
“Tuttavia – specifica il report - in molti paesi con differenze statisticamente significative per età, è più probabile che le persone di età pari o superiore ai 50 anni non diano alcun parere sull'istituzione con sede a Bruxelles. In Brasile, ad esempio, il 41% dei brasiliani più anziani non esprime un parere sull'Unione europea, contro appena il 19% dei brasiliani più giovani”.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)