Il Journal of Parkinson's Disease ha dedicato un supplemento speciale alla denuncia di una possibile epidemia di Parkinson dovuta all'invecchiamento della popolazione. Si prevede con un raddoppio dei casi attuali fino a giungere a 12 milioni di diagnosi entro il 2040. Per gli esperti, il Parkinson è la malattia neurologica che procede con l'incremento maggiore. Per il direttore della rivista Patrik Brundin, fattori come l'aumentata longevità, il calo del numero dei fumatori (il tabacco sembra avere un effetto protettivo) e l'aumento l'inquinamento atmosferico, con più pesticidi e metalli pesanti dell'aria, potrebbero portare il numero di casi di Parkinson a 17 milioni entro i prossimi 20 anni. Per prevenire questa pandemia occorre capirne le cause, uniformare i modelli di cura e trovare nuove cure (la levodopa, ora in uso, è una terapia che ha 50 anni!).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)