L’impotenza, o disfunzione erettile, è definita come l'incapacità persistente di raggiungere o mantenere un'erezione soddisfacente, e nel Regno Unito colpisce più della metà degli uomini di età compresa tra 40 e 70 anni. In circostanze normali, i vasi sanguigni dei corpi cavernosi che si trovano nel pene si aprono e permettono l’afflusso di sangue, che viene intrappolato dall’alta pressione e provoca l’erezione. Se le arterie sono ostruite, il sangue non riesce a raggiungere le cavità e l’erezione non si mantiene, o non si raggiunge.
Un gruppo di ricercatori svizzeri ha progettato uno stent per allargare le arterie in cui i depositi di grasso limitano l’afflusso sanguigno, ad esempio a seguito di aterosclerosi, associata quasi all’80% dei casi di impotenza. Impiantare un piccolo stent, un minuscolo tubo metallico, nelle arterie del pene potrebbe facilitare l’afflusso di sangue all’organo riproduttivo e combattere l’impotenza. Questi tubicini trasportano farmaci anti-rigetto per impedire che il sistema immunitario reagisca attaccandoli, e, stando ai risultati del team, il trattamento è stato efficace nell’80% dei partecipanti.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Sexual Medicine. Nella sperimentazione sono stati coinvolti 100 uomini di età compresa tra 50 e 70 anni con problemi di erezione causati dall’ostruzione delle arterie. Ai partecipanti è stato impiantato lo stent durante un intervento in anestesia locale, dopo che erano state identificate le aree di restringimento arterioso tramite scansioni ed esami clinici.
Secondo Raj Persad, consulente urologo presso la Bristol Urology Associates,sebbene l'inserimento dello stent in una piccola arteria possa avere alcuni effetti benefici, potrebbe comunque essere necessario procedere con un trattamento adeguato. I pazienti infatti potrebbero dover essere sottoposti a un anticoagulante per mantenere sani i vasi sanguigni.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)