Nel corso delle celebrazioni per la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, papa Francesco ha affrontato uno dei temi più importanti del suo pontificato, la denuncia della «cultura dello scarto» e la tendenza a emarginare gli anziani come i più giovani, perché non più o non ancora «produttivi». Sul Corriere in questi giorni Ferruccio de Bortoli ricorda che «in una società che purtroppo invecchia sempre di più, il crescere della fragilità si accompagna alla perdita della dignità, alla cancellazione della cittadinanza».
Si sta ora lavorando alla prima riforma nazionale di assistenza agli anziani, «in Germania lo hanno fatto nel 1995 e il Paese più simile a noi, la Spagna, nel 2006», ricorda Cristiano Gori, coordinatore del «Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza». In Italia vivono poco meno di 3 milioni e 800 mila persone anziane non autosufficienti. Diventeranno 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050. Solo il 6,3 % di questi anziani è ospitato in una struttura residenziale, soprattutto persone di oltre 85 anni spesso affette da demenza. A questi si aggiunge uno 0,6 % in strutture semi-residenziali.
Il 21,5% beneficia di servizi di assistenza domiciliare, ma ciascun anziano in media per sole 15 ore all’anno. Il 26 %, circa un milione, è assistito da una badante. Il 45,6 p% che rimane è privo di qualunque assistenza professionale, affidato quindi alla cura dei familiari, nel 71 % dei casi una donna, e questo spiega come la mancanza di servizi di cura adeguati limiti la partecipazione al lavoro di oltre un milione di donne.
La riforma non era prevista nel Pnrr, ma il «Patto per un nuovo welfare» ne ha ottenuto l’inserimento da Draghi. La legge delega è stata poi approvata dal Parlamento il 21 marzo. Il rischio è che resti solo un insieme di buone intenzioni. La riforma andrà finanziata con la prossima legge di Bilancio ma è una materia complessa, ora c’è un welfare frammentato tra diverse Regioni e Comuni, bisogna riuscire a inserire poche regole nazionali che rispettino i contesti locali .
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)