L’incontro del presidente cinese Xi Jinping con il centenario Henry Kissinger nello stesso luogo in cui Cina e Stati Uniti si sono incontrati 50 anni fa ha un significato particolare. Non solo un invito a Washington a imparare la Realpolitik dal grande ambasciatore, ma anche di riconoscere nei nuovi politici della Cina l’affermazione di un forte nazionalismo.
Proprio dall’insegnamento di Kissinger Xi Jmping ha imparato a considerare i rapporti tra gli Stati con molto pragmatismo: interessi che si intrecciano, equilibrio di poteri e la non ingerenza. Tutto questo pragmatismo nei rapporti esteri diventa invece nazionalismo nel proprio Paese.
La guerra in Ucraina mostra la sintonia tra Kissinger e Xi Jmping, in quanto mette in forse l’equilibrio raggiunto tra America e Cina. Gli Usa pensano di poter esportare l’eccezionalismo sotto forma di valori e idee nel mondo, la Cina vuole invece affermare i propri tratti distintivi. Cina e Stati uniti sono destinate a misurarsi, sfidarsi e cercare di collaborare perché le loro relazioni sono di importanza cruciale per il mondo, ma, come ha detto a Kissinger Wang Yu “è impossibile circondare o contenere la Cina”.
La visita di Kissinger in Cina è avvenuta in forma privata, ma ha sottolineato l’amicizia verso la Cina e il mutuo rispetto tra le due potenze.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)