Una scuola alla periferia romana si trasforma improvvisamente in uno scenario di guerra. Fuori: l’elicottero, le forze dell’ordine, i giornalisti. Dentro: due ostaggi, un fucile, e un uomo solo. È il preside, sessantatrenne. Ma come è arrivato a questo punto? Poco alla volta la sua vicenda si rivela: un fulmineo passato da poeta e scrittore, le lunghe uscite a caccia con l’amico di sempre, un grande amore naufragato. A interrogarlo dall’altra parte della barricata è il commissario, un uomo alto e magro dalla voce femminile e l’aria da sacerdote. Piano piano i due intessono un dialogo misterioso, qualcosa che sembra oscillare tra la realtà e il sogno, tra l’ineluttabilità del destino e la vaghezza delle visioni: Perché la scuola, fragile mondo in miniatura, non è soltanto una fabbrica del futuro ma molto di piú: «un tempio sacro in cui avvicinarsi al mistero della vita prima che la maturità cancelli ogni verità».«Un attimo, quanto dura un attimo? Un battito di ciglia, un’era geologica, un’estate al mare? Il tempo di dire: ecco ci sono, non ci sono piú, e lí in mezzo metterci tutta la vita».
(Fonte: www.einaudi.it)