Piero Angela, nella prefazione al libro intervista ("Italiani poca gente") di Marco Valerio Lo Prete al demografo Antonio Golini, sottolinea le difficoltà che si incontrano in Italia a richiamare l'attenzione su problemi molto seri. Quello della denatalità, in particolare, riguarda tutti noi.
Gli uomini (e ancor più le società) tendono a reagire a pericoli imminenti e fanno fatica a simularli mentalmente. La demografia lavora su tempi lunghi: è una scala mobile su cui chi è già salito (pochi o tanti) è già in movimento sui vari scalini e rappresenta la struttura della società nei prossimi decenni. Nella futura demografia italiana muterà la classica sequenza studio-lavoro-pensione: da un lato il periodo dello studio sarà più lungo, dall'altro una massa crescente di anziani avrà un crescente bisogno di cure e di assistenza. In mezzo, una fascia attiva (con molti immigrati e non pochi lavoratori anziani) che dovrà riuscire a produrre per tutti e a mantenere un alto livello competitivo in un mondo globalizzato.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)