La Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio - SIGOT, sottolinea come all’invecchiamento della popolazione corrisponda l’invecchiamento del personale medico: i medici italiani sono infatti i più anziani d’Europa.

Secondo l’ISTAT, nel 2021 il 55% dei medici aveva almeno 55 anni, contro il 44,5% in Francia, il 44,1% in Germania e il 32,7% in Spagna. Inoltre, il numero di medici specialisti dipendenti del SSN è diminuito in valore assoluto, passando da circa105mila unità nel 2012 a circa102mila nel 2021.

Tra i motivi della cessazione, nel 2021, il 20,9% è dovuto a collocamento a riposo per limiti di età e il 31,5% a dimissioni con diritto alla pensione. La cessazione di attività di molti medici per raggiunti limiti di età pone poi l’urgenza di un ricambio generazionale che impone anche una formazione adeguata per i nuovi specialisti.

Inoltre le recenti normative impongono la definizione di una formazione specifica peri nuovi percorsi assistenziali. La Missione 6 del PNRR, infatti, prevede di incrementare l’assistenza domiciliare agli anziani; il DDL 33 e DM 77 definiscono un nuovo sistema di Cure Intermedie con Case e Ospedali di Comunità e nuove figure professionali quali l’infermiere di famiglia e Comunità.