Ogni anno lo Svimez (Associazione per lo Sviluppo Industriale del Mezzogiorno) pubblica il rapporto che disegna un quadro da catastrofe per il Sud, e per qualche giorno il dibattito si apre sull’eterna “questione meridionale”. Spesso si tratta di parole vane.
C’è un dato certo, e il più allarmante, messo in evidenza da molti analisti: lo spopolamento delle regioni meridionali, destinate a perdere nei prossimi anni cinque milioni di abitanti. Nascono pochi bambini, certo (e la crisi economica su questo ha un peso), ma quelli che sono nati e cresciuti qui poi partono. Per quella che i sindacati irpini – nella lettera aperta inviata a tutti i sindaci – hanno definito la “deportazione silenziosa”.
In quindici anni dal Sud sono andati via più di 800 mila giovani. Una terra che diventa sempre più povera. E alla quale mancheranno braccia e cervelli. Tutti approdati altrove, spesso al Nord, che si arricchisce anche con questa "migrazione".
(Fonte: tratto dall'articolo)