Il tempo che rimane Tozzi è un libro in cui lo scorrere ineluttabile del tempo, precisamente la vecchiaia, viene analizzato nelle sue variegate sfaccettature e coloriture.
Personaggio principale di questo romanzo breve l'anziana Annita, che non si scoraggia mai di fronte alle difficoltà della vita. Affronta con coraggio e chiara consapevolezza i suoi ultimi anni “su questa terra”. Gli anni che, secondo il ciclo naturale della vita, corrispondono al tramonto dell’esistenza umana.
La storia di Annita si dipana tra due diversi ambienti.
Il primo ambiente è la casa di riposo in cui fanno la comparsa diversi personaggi secondari. Molti sono i tami di riflessione che l'autrice propone; uno è la malattia terminale di Rina e la sua “difficile e sofferta” decisione , l'altro è quello delle truffe a danno degli anziani.
L’altro ambiente in cui si evolve il prosieguo della storia è quello aperto: la piazza. La piazza con gli incontri, il chiacchiericcio, i sussurri e i sorrisi inattesi di persone conosciute che nutrono la speranza di ricominciare a vivere e a sognare grazie a un amore nascente, anche a ottant’anni. Altro tema trattato è quello dell’amore incondizionato e disinteressato per gli animali, gatti e cani che colmano la solitudine di molti anziani.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)