Con il costante aumento del numero di casi di COVID-19 e la forte pressione che ne deriva per le unità di terapia intensiva, il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) teme una discriminazione nei confronti degli anziani. Il CSA ha avvertito oggi che i pazienti infetti dal coronavirus con altre malattie potrebbero essere interessati dal triage. A essere criticata in particolare è l’attuale versione delle direttive per le cure intense in caso di carenza straordinaria di risorse. Vi si legge, tra l’altro, che «se si prospetta una terapia molto complessa e prolungata e c’è carenza di risorse, nel peggiore dei casi si deve passare a un trattamento palliativo, che viene continuato al di fuori dell’unità di terapia intensiva, per fare spazio alle persone che hanno bisogno del trattamento secondo i criteri delle direttive». Gli anziani hanno spesso patologie preesistenti, indica la CSA, precisando che questa discriminazione contro di loro non dovrebbe essere permessa. La CSA chiede quindi all’Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) di rivedere queste direttive.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)