Da tempo i videogiochi sono una realtà nel mondo dei senior. Secondo uno studio condotto da Idea, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, la cerchia degli over 50 sta diventando una nuova importante fascia di giocatori accaniti, tra puzzle game e dispositivi mobili.
Negli ultimi tre anni i videogiocatori di età pari o superiore a 50 anni sono aumentati, passando dal 38% del 2016al 44% del 2019. Dati in linea con altri studi simili condotti negli Stati Uniti, in Giappone e in Germania.
Al di là dei numeri i videogiochi di tutti i tipi sono sempre più apprezzati dagli anziani. In Svezia è nato un team di ultrassantenni, i Silver Snipers, che partecipa a competizioni ufficiali di Counterstrike, un videogioco frenetico, che prevede tornei a squadre. Molti di loro si sono appassionati dopo averlo conosciuto grazie ai nipoti, condividendo una passione che va oltre l’età. C’è poi il canale di Youtube, Senioren Zocken (500 mila iscritti), in cui i berlinesi Uschi e Peter, 81 e 76 anni, si mettono in gioco provando le ultime novità. Per non parlare della giapponese ultraottantenne, Hamako Mori che sul suo canale Youtube gioca a Skyrim e Gta, in continuo contatto con giocatori più giovani.
In Germania stanno lavorando al progetto Memore Box che sfrutta la realtà virtuale, coinvolgendo i residenti di una casa di riposo. Il videogioco permette di cimentarsi in giochi come ping pong e bowling, registrando i gesti dei giocatori e riproducendoli su schermo. Questi movimenti stimolano la mente e il corpo ed inoltre instaura tra i partecipanti una forma di competizione.
I videogiocatori hanno rafforzato il concetto di gruppo e cooperazione, ma anche la vista, l’udito, i riflessi e l’attività motoria.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)