Il documento esamina il contributo della demografia alla crescita economica confrontando l'Italia del passato, quella di oggi e quella che vivremo in futuro. Attraverso una scomposizione contabile della crescita del PIL e del PIL pro capite si mostra come le modifiche nella struttura per età della popolazione abbiano prodotto nel passato più lontano un demographic dividend positivo. Al contrario, negli ultimi venticinque anni e con ogni probabilità nel futuro, la demografia ha dato e darà un contributo diretto sensibilmente negativo alla crescita economica. I flussi migratori previsti limiteranno l'ampiezza di tale contributo negativo, ma non saranno in grado di invertirne il segno. Nel lavoro si valutano tre sviluppi potenzialmente indotti dagli stessi fattori demografici o da azioni di policy - l'estensione della vita lavorativa, l'aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro e l'incremento nei livelli di istruzione - che potranno contrastare i puri effetti contabili legati all'evoluzione nella struttura per età.