Si chiama SHARE-FI75+ il nuovo strumento per identificare la fragilità negli anziani proposto da Roman Romeoro-Ortuno e Cristopher Soraghan grazie ad un approfondito lavoro di analisi dei dati dello studio longitudinale SHARE (Survey of Health, Ageing an Retirement in Europe). Questo strumento, che può essere facilmente utilizzato non solo dai medici di famiglia, ma anche da infermieri e operatori sociali, si basa sulla raccolta delle seguenti informazioni:
- Genere, Età (solo 75+);
- Affaticamento: nello scorso mese, ha avuto meno energie per fare le cose che voleva fare? (si/no);
- Riduzione dell’appetito: Com’è stato il vostro appetito? (migliore/uguale/peggiore del normale?);
- Debolezza: A causa di problemi di salute, ha avuto difficoltà (che si suppone durino da più di 3 mesi) a: alzarsi da una sedia dopo essere stato seduto a lungo? Sollevare o trasportare pesi di oltre 5 chili, come un sacco pesante di generi alimentari?;
- Lentezza: capacità rilevata dall’osservatore di camminare da solo senza alcun aiuto, con l’aiuto di qualcuno o di qualche supporto oppure uso di sedia a rotelle, soggetto allettato o impossibilità di osservazione diretta.
- Poca attività fisica: Quanto spesso si impegna in attività che richiedono un livello di energia basso o moderato, come il giardinaggio, il lavaggio della macchia o il camminare? (più di 1 volta a settimana/1 volta a settimna/ 1-3 volte al mese/quasi mai o mai).
La condizione di fragilità così rilevata predice la mortalità a due anni e il declino funzionale indipendentemente dall’età, dalla compresenza di più malattie e dalla pregressa disabilità nelle attività di base della vita quotidiana.
(Sintesi redatta da: Vincenzo D'Amuri)