Secondo uno studio della Columbia University alla base della malattia di Parkinson ci potrebbe essere un meccanismo autoimmune. L’idea è già nota da un centinaio d’anni ma è la prima volta che viene dimostrato che due frammenti di alfa-sinucleina, proteina che si trova nei neuroni dei malati di Parkinson, attivano i linfociti T coinvolti nella risposta autoimmune. Ciò potrebbe significare che il sistema immunitario si attivi quando l’alfa-sinucleina si inizia ad accumulare dentro ai neuroni per l’invecchiamento o per meccanismi patologici, e, scambiando le cellule per dannosi agenti esterni, li elimini. Se l’ipotesi venisse confermata si potrebbe pensare ad un approccio immunoterapico per aumentare la tolleranza del sistema immunitario all’alfa-sinucleina, bloccando il peggioramento e facendo migliorare i sintomi del Parkinson.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)