E’ in preoccupante aumento il numero di prescrizioni per antipsicotici a persone anziane. Ma ancora più preoccupante è il fatto che queste ultime aumentano con l’età, inoltre, in tre casi su quattro la prescrizione non fa seguito a una diagnosi di disturbo mentale, e anche quando questo è il caso, si tratta nella metà dei casi di una demenza. Questo fosco quadro è stato dipinto dal ricercatore Mark Olfson della Columbia University che ha pubblicato i risultati della sua ricerca sul Journal of Clinical Psychiatry. La ricerca Usa ha analizzato le prescrizioni per antipsicotici dal 2006 al 2010 e visto che tra gli anziani che hanno usato questi farmaci, circa la metà li ha presi per un numero eccessivo di giorni l’anno (oltre 120 giorni) e che in oltre tre casi su tre il motivo della prescrizione non è un disturbo di tipo psichiatrico, con rischio dunque di inappropriatezza. Inoltre è emerso che le prescrizioni raddoppiano nella fascia di età 80-84 anni rispetto ad anziani di 65-69 anni. La tendenza, purtroppo, non è solo americana, ma coinvolge la maggior parte dei paesi industrializzati.
(Fonte: tratto dall'articolo)