In Giappone il 13,5% degli incidenti sulla strada è stato causato dalla guida spericolata di anziani over 65, e quasi sempre a causa di errori molto semplici. Sono calati in generale gli incidenti stradali mortali , ma paradossalmente sono aumentati quelli causati da over 75. Si è cercato da una decina d’anni di limitare i danni, con le banche che hanno offerto una percentuale di interessi maggiore a chi rinunciava alla patente, mentre ora sono le pompe funebri che concedono sconti per i funerali e la polizia voucher sul ramen (zuppa di tagliatelle giapponese). Gli anziani non vogliono rinunciare a guidare perché ciò li fa sentire ancora autosufficienti. Ciò è molto importante in un Paese dove sono migliaia gli anziani (30.000 l’anno) che finiscono per morire di solitudine e di noia, tanto che è stato coniato un termine per descrivere il fenomeno, ‘kodoku-shi’, o morte solitaria. Inoltre la patente è in Giappone il documento di identità più diffuso. Per questo le istituzioni offrono patenti alternative, documenti di riconoscimento utilizzabili per tutto (tranne guidare). Non si deve dimenticare infine che finire arrestati, per problemi legati alla guida, per molti anziani del Sol Levante, è una soluzione per sfuggire alla solitudine.