Grande successo per il nuovo reality dei nonni in fuga all’estero, in onda sulla Bbc2 in queste settimane. Otto ex personaggi famosi vivono insieme in un palazzo a Jaipur, nel Rajasthan per tre settimane e debbono sbarcare il lunario con la loro pensione. Si chiama «Il vero Marigold Hotel», in riferimento al film del 2011. La somma degli anni dei partecipanti della versione tv arriva a 556 anni. Il perché del successo va cercato sia nell’esotismo del contesto indiano che nella saggezza ironica dei protagonisti, con la capacità degli anziani di dare sapore alla vita. La vita in India non ha i comfort delle case auropee e vedere le disparità tra ricchi e poverissimi, rendersi conto della persistenza delle caste è disarmante. Ma l’obiettivo del reality è capire se sia possibile, per un anziano britannico, vivere meglio con la sua pensione in un Paese come l’India. In Italia, il fenomeno dei nonni in fuga è in aumento, l’Istat segnala che nel 2014 gli ultra sessantenni all’estero erano 473 mila, con un 10% in più rispetto al 2010. «Da barbone a nababbo», dice chi è andato nelle mete soft come Romania, Bulgaria, Tunisia o Marocco. Ci sono agenzie online che aiutano i pensionati, come la «voglioviverecosì» o la «mollotutto». Sono scelte dettate soprattutto da necessità economiche. Questa emigrazione della terza età italiana, parallela al record di emigrazione giovanile, fa da specchio alla situazione dell’immigrazione straniera in Italia. Il sociologo nonagenario Zygmunt Bauman la descrive come «una collezione di diaspore» dove «il collegamento tra dove vivi e la tua identità s’è rotto».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)