Il 6 marzo a Bruxelles, durante l’incontro “Giovani caregiver: sfide e soluzioni”, organizzato dal Gruppo di interesse dei Caregiver informali al Parlamento europeo e promosso da Eurocarers, si è parlato di giovani caregiver familiari. Secondo l’Istat, in Italia sono almeno 170 mila i giovani tra i 15 e i 24 anni che assistono un familiare con problemi di salute: un impegno e una reponsabilità carichi di conseguenze, a partire dal punto di vista “logistico” (come la partecipazione agli istituti di educazione o alla vita sociale).
E’ intervenuta al dibattito Stefania Buoni, fondatrice di dell’associazione “Comip”, che ha evidenziato le priorità da seguire verso i giovani assistenti familiari. Innanzitutto, “dar loro voce”, poi investire in una ricerca che individui il numero effettivo di giovani caregiver presenti in ciascun paese dell’Unione Europea ed i loro bisogni. Terzo, formare e sensibilizzare adeguatamente i professionisti del settore sul tema dei giovani caregiver. Quarto punto, sviluppare campagne di comunicazione e linee guida per i media, per contrastare lo stigma e informare adeguatamente i cittadini in merito alla salute mentale, e, in ultimo, contrastare i tagli alla spesa sanitaria relativi alla salute mentale.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)