Troppo avanti con gli anni per insegnare all'Università? Non la pensano così i giudici del Tar che hanno dato ragione a un gruppo di 21 professori dell'Università degli Studi di Parma che avevano fatto ricorso contro l'Ateneo per "l'accertamento del diritto di rimanere in servizio fino alla fine dell'anno accademico nel quale ciascuno di loro compirà il 70° anno di età".
I ricorrenti chiedevano l'annullamento e la sospensione di un provvedimento disposto dal Rettore, nel quale comunicava agli interessati che la loro permanenza in servizio attivo sarebbe cessata alla fine dell'anno accademico in cui avrebbero compiuto il 68° anno di età.
Per i giudici amministrativi il ricorso, presentato dai docenti, è fondato, in quanto con i provvedimenti impugnati, l'amministrazione dell'ateneo di Parma avrebbe dimostrato di aver dato una interpretazione sbagliata dell'art. 25 della legge 240/2010. Di conseguenza, il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna sez. di Parma, ha accolto il ricorso e annullato definitivamente i provvedimenti impugnati; inoltre ha condannato l'Ateneo al pagamento delle spese giudiziarie.
(Fonte: tratto dall'articolo)