In Francia è stato condotto uno studio, pubblicato su International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, su 577 adulti arruolati nell’ambito di un vasto studio epidemiologico che sono andati in pensione durante il periodo di controllo. E’ stato osservato che, per tutti e due i sessi, aumentava il consumo di acidi grassi saturi (burro, lardo, strutto) e di sodio. Nelle donne c’era anche una riduzione del consumo di frutta, proteine e vitamine, mentre aumentava il consumo di dolci ricchi di grassi e negli uomini con reddito basso c’era una riduzione del consumo di latte e derivati con un aumento dei grassi. Questo secondo gli studiosi, deriva sia da motivi economici, sia per il fatto che prima si trovavano i piatti in mensa pronti, ma anche perché le donne, con maggior tempo a disposizione per cucinare, si sono dedicate alla preparazione di piatti tradizionali più complessi. Conferma arriva anche da altri studi che mostrano come con il pensionamento aumenti l’obesità (soprattutto per i maschi), anche se ci sta un incremento dell’attività fisica, specialmente tra coloro che hanno un alto livello di istruzione. Inoltre gli effetti positivi del pensionamento, con stili di vita salutari, sono per la maggior parte solo temporanei.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)